L’autostima nei bambini: come rinforzarla

L’autostima nei bambini: come rinforzarla

Cosa possiamo fare per rinforzare l’autostima nel nostro bambino?

L’autostima è l’opinione che la persona ha di se stessa circa il proprio valore.

Maggiore è il divario tra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere, minore sarà il nostro livello di autostima.

Una breve premessa per capire meglio

Tra le prime definizioni di autostima troviamo quella di William James (Psicologo statunitense, 1901) che considerava l’autostima come il risultato di un confronto tra successi ottenuti e aspettative corrispondenti.

Cooley (Sociologo statunitense, 1902) affermava che il “Sè” si forma rispecchiandosi nelle relazioni con gli altri”.  Il modo in cui ci consideriamo dipende dunque in larga misura dal modo in cui vengono “riflesse” dagli altri le nostre azioni e caratteristiche.

Le relazioni con gli altri influenzano tantissimo la valutazione di noi stessi. In questa ottica, il concetto di sè e di autostima si sviluppano in un processo di interazione reciproca tra l’individuo e il suo ambiente.

Studi recenti considerano che un concetto negativo di sè, è un fattore di rischio per lo sviluppo di problematiche psicopatologiche, fisiche e comportamentali (Marsh, Parada e Ayotte, 2004). Numerosi studi empirici hanno dimostrato difatti come il concetto negativo di sè possa essere collegato:

  • all’attuazione di comportamenti aggressivi e delinquenziali (DeSimone, Murray e Lester, 1994);
  • ai disturbi di ansia e di depressione (Erkolathi et al., 2003);
  • ai disturbi alimentari (O’Dea, 2006);
  • al modo di condurre le relazioni interpersonali (Leary, 1957).

Come Rinforzare l’Autostima di un bambino

Esiste un rapporto dinamico tra l’autostima e lo sviluppo delle competenze.

Se un bambino migliora l’autostima, aumenta la sua competenza e il suo successo scolastico.

Se aumenta la sua competenza e il suo successo scolastico, la sua autostima migliora.

L’autostima può essere pertanto definita come un prerequisito e una conseguenza diretta del successo accademico di uno studente.

Di seguito un riadattamento e traduzione di un articolo sull’autostima del Professor Richard Lavoie, che dal 1972 si occupa di bambini con Bisogni Educativi Speciali. Ecco i 20 consigli per promuovere, rinforzare e mantenere l’autostima nei bambini. (QUI L’ARTICOLO ORIGINALE)

1) Dare Valore ad ogni bambino e considerarlo come un individuo dotato di particolari punti di forza, di esigenze, di interessi e competenze.

2) Concentrarsi sui punti di forza del bambino. Sottolineare e celebrare le sue “isole di competenza“. Tutti ne abbiamo alcune.

3) Possiamo rifiutare e non accettare il comportamento poco adeguato del bambino in classe o a casa, ma non possiamo mai rifiutare il bambino.

4) Ricordiamo che un sincero e manifestato interesse può essere più efficace e significativo di costanti lodi. E’ fondamentale dimostrare un interesse genuino e autentico per le sue attività, i suoi interessi, i suoi hobby, ecc. Prendiamoci del tempo, guardare anche insieme a lui la fine del suo cartone animato preferito è un manifestato interesse per le cose che lo entusiasmano.

5) Stabiliamo obiettivi realistici e realizzabili per il bambino. Anticipiamo la sua possibilità di successo.

6) Evitiamo l’uso di sarcasmo – i bambini che vivono situazioni di disagio spesso possono fraintendere.

7) Quando si parla di un problema che è presente, evitare di ricordare al bambino le difficoltà del passato.

8) Mai confrontare un bambino all’altro. Ogni bambino ha un funzionamento cognitivo ed emotivo diverso. Punti di forza e di debolezza che gli sono propri, non si possono generalizzare a tutti.

9) Aiutiamo il bambino a sviluppare il processo decisionale e di problem-solving: se c’è un problema, proviamo a pensare insieme a lui alle possibili soluzioni per risolverlo. Non riteniamoli troppo piccoli per comprendere, negoziamo insieme possibili soluzioni.

10) Impariamo a capire che gli errori sono inevitabili e che fanno parte di qualsiasi esperienza di apprendimento. Utilizziamo questi come un’opportunità, non come uno svantaggio.

11) Riduciamo i compiti con obiettivi più grandi in obiettivi più piccoli, ovvero in obiettivi raggiungibili, gestibili e alla portata del bambino. Ciò garantirà il successo, la padronanza e la sperimentazione di un senso di “potercela fare” anche quando le richieste aumenteranno.

12) Produciamo una cartella personale che contiene schede in cui il bambino si è allenato e che possa essere da lui visionato per ricordarsi spesso del suo lavoro accademico. Usare questo per dimostrargli il suo progresso e sviluppo, quando si sente giù.

13) Incoraggiarlo a mantenere “collezioni” di un suo argomento preferito (ad esempio, francobolli, personaggi storici famosi, rocce, luoghi geografici, ecc.) Questo gli permette di essere l’esperto di un argomento, rinforzandolo in uno/o più ambiti che lo attraggono particolarmente.

14) Se il bambino non partecipa a sport di squadra, promuovere interessi per uno sport individuale (per esempio, nuoto, calcio, danza, basket, gruppi scout…). Ciò fornirà opportunità di successo, esercizio fisico, e l’interazione tra pari.

15) Comunichiamo la nostra fiducia al bambino e ricordiamogliela.

16) Consentiamo e incoraggiamolo a seguire le mode del suo gruppo dei pari (ad esempio, abbigliamento, musica). Ciò permetterà di migliorare la sua accettazione a scuola e nella comunità.

17) Sottolineamo gli aspetti positivi del suo comportamento o delle sue prestazioni, anche se il compito non è completamente riuscito. Ricompensiamo i tentativi e l’impegno, non la perfezione.

18) Prevediamo che il bambino avrà alti e bassi, fallimenti, battute d’arresto, e regressioni. Sosteniamolo e incoraggiamolo in questi momenti. I bambini hanno bisogno di più amore proprio quando meno se lo aspettano.

19) Cerchiamo le occasioni per dargli l’opportunità di scegliere e di prendere piccole decisioni; in questo modo consentiremo loro di far pratica con le proprie capacità decisionali.

20) Mai, mai, comunicare la nostra delusione al bambino per qualcosa che non ha saputo fare bene. La delusione di un adulto può essere un peso troppo grande per un bambino da trasportare.

 

Punti chiave da ricordare sull’autostima

L’autostima di ciascun bambino è determinata dall’accettazione proporzionale che riceve dagli altri e dall’accettazione incondizionata che riceve da noi.

L’autostima di ciascun bambino è determinata dal successo e il progresso in quattro aree fondamentali al suo sviluppo:

  • Area Sociale (accettazione, amicizie).
  • Area di Competenza (in una area di abilità).
  • Area Fisica (abbigliamento, attrattiva).
  • Area Caratteriale (impegno, generosità, ecc).

Riconosciamo queste importanti aree e rinforziamole, quanto più ci è possibile.

Di seguito una video live andata in onda sul mio gruppo Facebook di approfondimento: Disturbi Specifici di Apprendimento parliamone insieme, in cui abbiamo approfondito il tema dell’autostima nei bambini con difficoltà scolastiche. Nel video spiego il circolo vizioso dell’autostima, come si forma l’autostima, ciò che un adulto non dovrebbe mai fare con un bambino e ciò che dovrebbe fare per aiutarlo a formarsi una sana stima di se stesso